Veronafiere organizzerà uno spazio dedicato agli ospiti con esigenze particolari. Un percorso blu per i bambini autistici.
Fieracavalli 2019 arriva alla 121° edizione. Una manifestazione internazionale che ha una storia antichissima, leggi qui… Il mondo del cavallo presentato a 360°, in un’area espositiva enorme, quella di Verona. Molte le aree tematiche: dallo sport alla competizioni, dalla famiglia agli spettacoli, dal turismo alle aree commerciali… E non poteva mancare anche l’interesse per la solidarietà. Così da qualche anno sbarca in fiera anche l’ippoterapia. Dapprima solo poche ore di convegni, oggi con un progetto etico-sociale di Fieracavalli per i bambini affetti da Disturbi dello Spettro Autistico (ASD).
Cos’è Fieracavalli Verona?
Un evento leader del panorama equestre mondiale. Fieracavalli è oggi un punto di riferimento nella conservazione di un’identità culturale e storica e delle tradizioni nobili e antiche del cavallo. Ma rappresenta anche il futuro e promuove, attraverso il cavallo, un nuovo modo di concepire la vita, legando insieme sport, tempo libero, turismo, avventura, ma anche musica, arte e solidarietà.
Fieracavalli 2019 si svolgerà, come ogni anno, all’interno del quartiere espositivo di Veronafiere. Dal 7 al 10 Novembre, dalle 9 alle 23, il mondo del cavallo è messo in esposizione. Allevatori da tutto il mondo presentano i loro soggetti, per 2400 esemplari di oltre 60 razze. Atleti delle svariate discipline equestri si sfidano in competizioni di livello nazionale ed internazionale. Oltre 750 aziende espositrici per lo shopping di abbigliamento, accessori e attrezzature per l’equitazione. Quattro giornate ricche di iniziative ed eventi dedicati a tutta la famiglia alla scoperta del cavallo come sinonimo di intrattenimento.

Tutte le informazioni sugli orari, i costi e come arrivare a Fieracavalli 2019 le trovate sul sito www.fieracavalli.it.
Fieracavalli 2019 si tinge di blu
Fieracavalli, dunque, punta al sociale e quest’anno la fiera si tinge di blu. Il blu è il colore scelto dall’ONU come simbolo dell’autismo. Così, all’interno della manifestazione, ci sarà il Blu Trail, un percorso speciale dedicato ai ragazzi affetti da ASD. Si tratta di un circuito in tre step che ha l’obiettivo di far conoscere ed avvicinare i ragazzi speciali e le loro famiglie agli interventi assistiti con i cavalli.
L’iniziativa si innesta in un progetto più grande: “Raiding the blu”. Un progetto, questo, messo in essere da Veronafiere in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e l’Unità Locale Socio-Sanitaria 9 Scaligera. Si tratta di una sperimentazione di terapia assistita con i cavalli, che va oltre i confini della fiera. Un progetto rivolto a 15 ragazzi autistici i cui risultati verranno presentati a Fieracavalli 2020.
E gli asini in Fieracavalli 2019? Ci sono.
Non solo i cavalli sono protagonisti negli interventi assistiti con gli animali. Anche gli asini giocano un ruolo importante. Se ne parlerà venerdì 8 novembre in fiera in un convegno dal titolo “Gli asini negli interventi assistiti con gli animai: l’attenzione che meritano”. Lo scopo del convegno sarà naturalmente quello di promuovere il riconoscimento della specie asinina nei IAA. Verranno presentati i dati sulla diffusione e l’efficacia dell’utilizzo dell’asino negli IAA. Inoltre, il convegno sarà occasione per gli operatori del settore di confrontarsi sulle proprie esperienze, con la presentazione di casi di intervento. Sarà istituita una “Sezione Poster” dove verranno raccolte le immagini delle esperienze raccontate durante il convegno.

Se ne fa promotore il Centro di Referenza Nazionale per gli Interventi Assistiti con gli Animali (CRN IAA) dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe). Sul sito www.izsvenezie.it è possibile inviare il proprio materiale per presentare un breve caso al convegno.
In conclusione, occhio all’inclusione!
Fiera cavalli 2019 si tinge di blu fin dall’ingresso. Nell’attenzione dedicata all’autismo, Veronafiere dedica un tornello d’accesso a questi ragazzi speciali. Lo scopo è quello di garantire una via di ingresso tranquilla agli spazi espositivi, evitando la calca. Ma occhio all’inclusione! A nostro pare, infatti, il concetto di inclusione ingloba in sé una visione molto più ampia. Dovrebbe cioè essere considerato a priori nella stesura di un progetto. Dedicare un apposito spazio alla disabilità, a progetti dedicati a ragazzi diversamente abili equivale ad evidenziare la loro diversità. Per esempio, una proposta potrebbe essere la creazione di spazi appositi destinati all’approccio con il cavallo per tutti, includendo in sé anche quello rivolto ai disabili, con personale competente ad affrontare qualsiasi situazione, ma senza che questa distinzione sia sottolineata. La partecipazione dei nostri ragazzi speciali dovrebbe cioè far parte integrante di uno spazio adattabile a tutti. Progettare in un’ottica inclusiva è frutto di un approccio globale, altrimenti tutto ciò ha l’apparenza di un semplice inserimento.
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